Eugene Bopp
Eugene Alexander Bopp nacque a Fresno in California il 26 maggio 1924.
Diplomato alla Edison High School e arruolatosi volontario, prestó servizio nella 10th Mountain Division, compagnia C del battaglione medico. Fu ferito i primi di marzo del 1945 durante l'attacco a Pietracolora, colpito a un polso e a un ginocchio da schegge di un colpo d'artiglieria che non causarono fortunatamente danni a nervi o arterie.
Per le ferite riportate ottenne la Purple Heart medal, mentre per il suo comportamento coraggioso si vide assegnata la Bronze Star medal.
Nelle parole della nipote Jerri Becker:
"Mio zio non ha mai parlato della sua esperienza in guerra fino a 90 anni, poi sentendo altri che raccontavano, ha deciso di aprirsi. Raccontò che stava curando dei ragazzi feriti all'interno di questa casa, forse a un secondo o terzo piano attuale, quando arrivò una cannonata; il pavimento crollò e i due feriti con i loro corpi gli fecero da scudo, prevenendo ulteriori ferite. Io gli dissi che Dio aveva altri piani per lui."
Per 7 anni rimase sulla penisola a prestare la sua professione medica e il 18 gennaio 1947, sempre in Italia, sposò Eleanor Becker con cui condivise 57 anni di vita viaggiando per il mondo.
Andò in pensione dopo 43 anni di onorato servizio come gestore di negozi della catena Safeway.Affiliato a diversi club e persona di spicco di tutta la comunità di Fresno, nel 1974 diventó membro onorario dell'Imperial Shirners Hospital e comandante della Legion Honor, organizzando anche diversi spettacoli automobilistici.
Vedovo dal 2004, Eugene si è spento il 26 aprile 2018 alla veneranda età di 93 anni, lasciando la compagna Louise Rosenthal e diversi tra nipoti e pronipoti.
Serie di foto di Eugene giunte a noi grazie alla nipote Jerry Becker e al lavoro di ricerca dell'amica Leslie Taylor; recuperata la foto dell'annuario scolastico dell'anno del diploma e quella del giuramento con i boyscout.
Si passa poi alla foto durante l'addestramento e nella campagna in Italia, per arrivare alla foto pubblicata su un volantino pubblicitario della catena di negozi che gestiva.
Il 28 dicembre 2023, il Resto del Carlino, ci ha dedicato un articolo a cura di Walter Bellisi per il ritrovamento e la scoperta fatti.